Riccardo Montolivo è stato uno dei protagonisti della Fiorentina di Cesare Prandelli, ormai più di 10 anni fa. Parliamo di quella squadra che riuscì a raggiungere la semifinale di Coppa UEFA, che venne eliminata agli ottavi di finale di Champions League agli ottavi di finale a causa di un goal in fuorigioco di Klose e che recuperò 19 punti di penalizzazione in un solo campionato. Con il ritorno di Cesare Prandelli sulla panchina viola, Montolivo ha raccontato la sua esperienza in quella squadra, mettendola a paragone con quella di oggi. L’ex centrocampista, in vista della sfida tra Fiorentina e Milan, ha parlato anche dei rossoneri, altra ex squadra, non ritenendoli però favoriti per la vittoria dello scudetto.

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Le parole di Riccardo Montolivo

Il ritorno di Prandelli alla Fiorentina

“E’ stato emozionante rivederlo sulla ‘sua’ panchina. Credo che sperasse da tempo di tornare alla Fiorentina, perché ne è un grande tifoso. Gli auguri di ripercorrere i nostri anni d’oro. E’ la persona giusta al momento giusto, anche se ha un bel lavoro da fare”

Il ricordo più bello legato alla Fiorentina

“Sicuramente quello del ritorno in Champions League dopo il fallimento della società. In quegli anni c’era un gruppo fantastico, molto unito. Non ho mai più ritrovato uno spogliatoio come quello. Ricordo l’ottavo di finale contro il Bayern Monaco, quello del fuorigioco di Klose negato dall’arbitro Ovrebo, ma anche la semifinale dell’allora Coppa UEFA”

La penalizzazione di 19 punti dopo Calciopoli

“Quell’anno fu difficile. Riuscimmo a togliere il segno meno, ma ci vollero 15 giornate per uscire dalla zona rossa. Prandelli ci diceva di non guardare la classifica e ci trasmetteva difucia, voglia di migliorare e la consapevolezza di poter fare bene”

Prandelli ha parlato di “fragilità” della Fiorentina di oggi, cosa vuol dire?

“Che ci sono poca autostima e poche sicurezze nei propri mezzi, nonostante una rosa competitiva. Alla prima difficoltà la squadra di disunisce. Mentalmente ogni giocatore, in buona fede, cerca di risolvere la situazione da solo e alla fine fa peggio. Il collettivo deve avere un pensiero solo e allora reagirà alle situazioni in modo giusto”


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Un’opinione su Montel, che si è messo in mostra in Coppa Italia

“Prandelli ha lavorato molto sui giovani, è tra i migliori a gestire il momento in cui farli giocare. Sa bene che con loro serve pazienza. Saprà come trovare la giusta strada anche con Cutrone”

Qual è il miglior ruolo per Cutrone?

“E’ un attaccante sanguigno, ha bisogno di stare in area di rigore avversaria, vede molto bene la porta, l’ha dimostrato con la maglia del Milan. Uno come lui lo vorrei sempre nella mia squadra, forse gli manca solo il calore dello stadio, dei tifosi”

La Fiorentina dipende troppo da Ribery?

“Non credo. Il fatto è che tutti si stanno esprimendo al di sotto delle loro possibilità. E’ evidente che quando manca un campione il contraccolpo può esserci. Ma l’ossatura viola è importante”

Cosa può dare Bonaventura a Prandelli?

“E’ il giocatore ideale per Prandelli: è intelligente, sa interpretare bene più ruoli. E’ un po’ un Jorgensen 2.0. Non credo possa fare il terzino come Martin, che lo faceva pure bene, ma è una grande risorsa per la Fiorentina”

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Il calcio italiano si è dimenticato troppo presto di Montolivo?

“Il mio ultimo anno da calciatore è stato terribile. Potevo continuare, ma non ho intravisto nessun progetto che giustificasse sacrifici da parte mia e di tutta la mia famiglia”

Quali sono i progetti di Montolivo?

“Per ora voglio continuare a stare con la mia famiglia, che per tanti anni ho visto poco. Tutti i calciatori si allenano ogni giorno e viaggiano di continuo, ora sono felice di potermi godere la presenza delle persone care. Poi mi piacerebbe iniziare ad allenare”

L’assenza di Ibrahimovic quanto cambia per la Fiorentina nella sfida contro il Milan?

“Zlatan ha alzato il livello di autostima della squadra. Se resterà fuori poco, sono convinto che non ci saranno contraccolpi”

Il Milan può vincere lo scudetto?

“Dovesse arrivare davvero lo scudetto sarebbe una sorpresa per tutti. Non è una squadra costruita per raggiungere questo obiettivo, almeno secondo me, la favorita resta sempre la Juventus. Credo piuttosto ad una qualificazione in Champions League per il prossimo anno”

Un’opinione su Stefano Pioli

“L’ho conosciuto solo da avversario. E’ una persona di buon senso, mette ogni giocatore al proprio posto e lo fa rendere al meglio. Quando sembrava prossimo all’addio, tra me e me dicevo che no, non si sarebbe dovuto cambiare ancora. Per fortuna è stato confermato e i benefici si sono raccolti fin dalle prime giornate di questa stagione. Il primo posto è figlio di questa decisione, la dirigenza non poteva fare meglio”

Un’opinione sul capitano della Fiorentina Pezzella e su quello del Milan Romagnoli

“Pezzella è un giocatore molto solido, efficace, che ci mette sempre la faccia. Prandelli ha detto che con 5/6 Pezzella in campo la Fiorentina potrebbe lottare per la Champions, probabilmente ha ragione. Non c’è bisogno che io aggiunga altro. Alessio Romagnoli è forte, sta crescendo molto e in campo si fa sentire. Ha grande personalità, mi è sempre piaciuto, fin da quando arrivò al Milan giovanissimo. Nella sua testa deve avere in mente la Nazionale, perché ha bisogno di scalare le gerarchie”
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