Da ormai due settimane Rafa Nadal è sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori e gli appassionati di tennis. Questa non sarebbe una notizia, dato che lo spagnolo è da più di quattordici anni ai vertici del tennis mondiale. Aver raggiunto Roger Federer a quota 20 Slam è però un risultato davvero incredibile, che merita di essere celebrato in ogni modo dato che, tanto lo spagnolo quanto lo svizzero, stanno scrivendo pagine di tennis indimenticabili. Dopo la vittoria del Roland Garros, Nadal è tornato a parlare del suo torneo, dicendosi felice per la vittoria nonostante la mancanza di un’adeguata attività fisica, avendo disputato solo il Master 1000 di Roma prima di volare a Parigi. Il numero 2 del mondo ha inoltre detto la sua su chi sia stato il più grande giocatore della storia, spiegando che solo quando la sua carriera, quella di Novak Djokovic e quella di Federer saranno finite si potrà dare una vera risposta.
Le parole di Rafael Nadal dopo la vittoria al Roland Garros
“Ho disputato un ottimo torneo, date le condizioni che di certo non erano ottimali per giocare a tennis. Ho fatto passi avanti ogni giorno, giocando abbastanza bene da vincere partite fino ad interpretare quella perfetta in finale. Mi è servito il ricordo di un anno fa, anche a maggio 2019 arrivavo da un periodo non positivo. Avevo perso tre volte in semifinale, a Montecarlo, Barcellona e Madrid, ma alla fine ho giocato bene e ho vinto. Domenica avevo preparato un piano partita, la cosa più difficile era metterlo in atto ma ci sono riuscito, ha funzionato tutto al meglio. Ogni volta che arrivo al Roland Garros non penso a priori di vincere, ma sono eccitato dall’idea di poterlo fare. So bene che riuscire a sollevare un trofeo non è mai la normalità. E sono molto soddisfatto della concentrazione mantenuta per tutto il torneo, non semplice nel periodo che stiamo vivendo e con la preoccupazione per la situazione dei contagi in Spagna. La mia preparazione? In termini di partite giocato è stata pressocché inesistente. Quando ho iniziato a riprendere gli allenamenti dopo lo stop il corpo non ha risposto bene, non riuscivo a giocare nel migliore dei modi. Con l’assenza di un obiettivo chiaro per il rientro che complicava la pianificazione del lavoro. Lo sport è una questione di risultati, tutto viene giudicato giusto o sbagliato in base ad essi. Ma io sono anche molto contento del percorso e del team che ho avuto al mio fianco. Sono stati loro a spingermi a dare tutto quando necessario ma mi hanno anche concesso la giusta libertà quando era giusto staccare.
“Chi è il migliore della storia del tennis?”, Nadal risponde alla domanda
“E’ una cosa di cui parlate molto voi giornalisti, in ogni caso ho eguagliato un record che sembrava impossibile. Mi onora condividerlo con Roger, abbiamo un grande rapporto anche fuori dal campo e questo rende tutto molto più bello. I numeri dovrebbero essere analizzati da chi ha una buona conoscenza della storia del tennis, onestamente non ci penso molto. Bisognerà vedere cosa succederà più avanti anche per Djokovic e Federer, quando tornerà. Avremo il tempo di analizzare il tutto quando le nostre carriere saranno finite. Adesso, più che contare i successi, fa la differenza l’entusiasmo con cui mettersi a lavorare ogni giorno per mantenersi ai massimi livelli. Quando questo verrà meno, sarà giusto fermarsi e guardare ad altro”
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Wilson risponde a Nadal sulle nuove palline usate al Roland Garros
Si è discusso molto durante questa edizione del Roland Garros. Non solo per le condizioni inusuali nel quale hanno giocato i tennisti, ma anche per le nuove palline proposte da Wilson. Rafa Nadal era stato il primo a criticarle duramente, seguito a ruota da tanti altri colleghi.
Il cambio era stato annunciato già dallo scorso novembre, con il Roland Garros che aveva comunicato il passaggio dall’azienda francese Babolat a quella americana Wilson, un’autorità nel mondo del tennis. In quel momento la Wilson aveva già iniziato a lavorare per creare un nuova pallina perfetta per le condizioni che si hanno a Parigi tra maggio e giugno, tempo nel quale solitamente viene giocato il Roland Garros. Il coronavirus ha però messo i bastoni tra le ruote al mondo del tennis, che si è visto costretto ad annullare o a rimandare molti tornei. Tra questo c’è stato proprio l’unico Slam sulla terra rossa, che ha scelto di far svolgere la competizione nel mese di ottobre.
I tennisti sono quindi scesi in campo senza il tipico tempo primaverile, caldo e soleggiato, ma si sono trovati invece di fronte un freddo imprevisto, molto vento e pioggia, non certo l’ideale per scendere in un campo di tennis. Le nuove palline Wilson non hanno quindi convinto i giocatori, essendo troppo pesanti e non ideali per giocare.
Il direttore della produzione globale di Wilson, Jason Collins, ha risposto alle critiche di Nadal.
“Una parte di me è come se avesse detto: ‘Cavolo, spero che Rafa Nadal vinca, così sarà chiaro che la sua è un’opinione discutibile. Per fortuna così è stato, Nadal ha vinto come sempre e le palline non sono state un problema per nessuno, alla fine. Sono molto fiducioso nel fatto che, tra molti anni, le palle non saranno esattamente ciò per cui sarà ricordata questa edizione del Roland Garros”
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