Eccovi la moviola tratta dal Blog di Luca Marelli, ex arbitro professionista, sulle partite dell’11° turno di Serie A. Abbiamo scelto di prendere in considerazione l’opinione di Luca Marelli data la sua grande attendibilità e la sua capacità di spiegare bene i punti più controversi del regolamento.
La moviola di Luca Marelli
Sassuolo-Benevento, arbitro Sozza
Il primo episodio da segnalare è al settimo minuto, con il calcio di rigore assegnato al Sassuolo per tocco di mano. Giusto in questo caso assegnare il penalty perché il tocco di mano avviene sopra all’altezza della spalla e, regolamento alla mano, l’arbitro non può far altro che considerare fallosa questa azione.
Passiamo quindi all’espulsione di Haraslin nel secondo tempo. L’arbitro Sozza si trovava molto lontano dal contatto, e la sua linea di visione era bloccata da un altro giocatore del Sassuolo. Inizialmente il direttore di gara interviene con un cartellino giallo, ma viene giustamente richiamato al VAR per rivedere quanto accaduto, e giustamente espelle il giocatore neroverde. Haraslin infatti entra duramente, peraltro con un contatto laterale e non frontale, mentre il pallone era molto lontano da Letizia.
Torino-Udinese, arbitro Massa
Polemiche per il primo goal dell’Udinese che, secondo i giocatori granata, doveva essere annullato per un fallo ad inizio azione di Wallace su Meité. Il contatto c’è ma, come abbiamo visto nelle ultime giornate, questo tipo di contrasto non viene più richiamato dal VAR per l’on field review e la decisione del direttore di gara rimane quella decisiva. Rimangono dubbi comunque sul contrasto, e forse l’arbitro Massa avrebbe potuto fischiare il fallo, ma non ci si può appellare alla mancata chiamata del VAR.
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Lazio-Verona, arbitro Abisso
Ad inizio azione, che porterà al primo goal del Verona, c’è un contatto tra Milinkovic-Savic e Faraoni, dove entrambi i giocatori alzano la gamba in maniera evidente. In questo caso non c’è alcun dubbio sul fatto che l’arbitro abbia fatto bene a lasciar giocare. Entrambi i giocatori alzano la gamba allo stesso modo, e in nessun caso Abisso avrebbe potuto fischiare un fallo a favore dell’uno o dell’altro. Dubbi anche sul secondo goal veronese, per un contatto tra Salcedo e Radu. Il difensore romeno si getta a terra subito dopo essersi accorto dell’errore nel passaggio effettuato, giusto quindi non fischiare alcun fallo e convalidare la rete del Verona. Ottima prestazione di Abisso in questo match che non sbaglia nulla.
Cagliari-Inter, arbitro Pasqua
Non ci sono episodi da segnalare in questo match, con l’arbitro Pasqua che conferma di essersi ripreso dopo una partita difficile come quella della scorsa settimana tra Benevento e Juventus.
Atalanta-Fiorentina, Mariani
Nella rete di Gosens, la prima dell’Atalanta, c’è un tocco di mano dello stesso giocatore. Tuttavia l’arbitro Mariani non sbaglia nel concedere la rete, ed ecco il motivo: l’azione non si è immediatamente concretizzata dopo il tocco di mano, ma è passato molto tempo nel quale Zapata ha preso il pallone entrando in area e servendo lo stesso Gosens. Per questo, secondo il regolamento, non c’era motivo per annullare la rete. Sarebbe stato giusto annullare il goal solo nel caso in cui la rete stessa fosse arrivata in seguito al tocco di mano, in maniera immediata.
Nel resto del match non ci sono invece episodi da segnalare.
Bologna-Roma, arbitro Calvarese
Al 52° c’è un contatto in area tra Ibanez e Palacio, con l’arbitro Calvarese che non reputa esserci alcun fallo. Il difensore giallorosso entra però nettamente in ritardo sull’avversario, e l’arbitro avrebbe dovuto quindi fischiare calcio di rigore. All’89° minuto c’è un contrasto duro di Dominguez su Villar, con Calvarese che espelle il giocatore bolognese. Subito dopo viene però richiamato alla VAR e dopo aver rivisto l’episodio il cartellino viene cambiato da rosso a giallo. Difficile però capire perché il VAR sia intervenuto in questo episodio, dato che l’arbitro aveva già preso la sua decisione, ma lo stesso non sia avvenuto in occasione del rigore non concesso al Bologna.
Napoli-Sampdoria, arbitro La Penna
Nel primo tempo c’è un contatto tra Insigne e Candreva, con l’attaccante napoletano che tocca il pallone mandandolo sui piedi di Lozano, che segnerà poi il goal del vantaggio per gli azzurri. Da notare innanzi tutto la posizione del direttore di gara, che si trova in pieno controllo dell’azione e lascia correre. Il VAR giustamente non interviene, sia perché l’arbitro ha potuto giudicare perfettamente l’accaduto, sia perché difficilmente si poteva annullare la rete per un contatto così lieve.
Genoa-Juventus, arbitro Di Bello
Partiamo dalla rete annullata ad Adrien Rabiot. Giusto annullare il goal, con l’arbitro Di Bello in perfetto controllo dell’azione, dato che Rabiot colpisce nettamente con il braccio. Sbagliato però assegnare anche il cartellino giallo, dato che questa punizione può essere inflitta solo ad un giocatore che segna volontariamente con il braccio, con l’intento di ingannare l’arbitro. In questo caso il centrocampista bianconero commette fallo senza alcun tipo di volontarietà, come si può capire anche dal fatto che chiuda gli occhi per paura di scontrarsi con il portiere avversario, senza quindi pensare a segnare con il braccio. Nel secondo tempo viene concesso un calcio di rigore alla Juventus, per un fallo evidentissimo di Rovella su Cuadrado. Poco da dire in questo caso dato che sicuramente il giocatore juventino accentua il tocco con l’avversario, ma il fallo rimane evidente ed è giusto fischiare il penalty.
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