Uno dei campionati di calcio più seguiti ed amanti del mondo, LaLiga, sembra aver preso una direzione ben precisa. Intendiamoci: le partite che mancano alla fine del campionato sono ancora molte ma la doppia leadership di Barcellona e Real Madrid appaiati in testa alla classifica è finita.
Il Barcellona infatti, nell’ultima uscita di campionato, ha preso un sonoro 2 a 0 dal Valencia, mentre il Real Madrid ha vinto per 1 a 0 contro il Valladolid. Real e Barcellona hanno mantenuto la testa della classifica fin dall’inizio del campionato in pratica, appaiate a pari punti, fino alla ventesima giornata.
Queste due ultime partite delle due compagini, con risultati opposti, hanno quindi generato il divario di 3 punti tra Barcellona, 43 punti, e Real Madrid, 46 punti, che ha preso la testa della classifica con l’intenzione di non mollarla più fino a fine stagione.
Le partite fin qui giocate sono 21 e quelle rimanenti sono 17, quindi a disposizione ci sono ancora 51 punti. Il campionato non è dunque finito e anzi si appresta a diventare uno dei più combattuti degli ultimi anni.
Anche perché se a dividere il Real Madrid dal Barcellona ci sono solo 3 punti, bisogna anche considerare che a dividere la squadra catalana dalla terza in classifica, il Siviglia, ci sono soltanto 5 punti. L’Atletico Madrid invece è ancora 2 punti indietro, appaiato con il Getafe a 36.

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Il calendario promette emozioni a non finire per Real e Barcellona
LaLiga offre sempre grandi emozioni ed infatti basta guardare il calendario per rendersi conto che lo spettacolo deve ancora cominciare. Già nella prossima giornata, la ventiduesima, tutto può tornare in discussione: infatti il Real Madrid dovrà affrontare in casa l’Atletico in un derby che si annuncia bello “caliente”.
Il Barcellona invece dovrebbe teoricamente fare una passeggiata casalinga contro il Levante. Per cui, potenzialmente, alla fine della prossima giornata di campionato le due compagini potrebbero ritrovarsi ancora unite a pari punti in testa alla classifica. Ma sarà alla giornata ventisei che tutti i dubbi si potrebbero dissolvere: sarà la giornata de “el clasico”. Questa volta in casa del Real Madrid. La grande tensione politica che scorre attorno alla causa del separatismo catalano ha forse influito nella partita di andata che si concluse con un 0-0.
Quella partita è stata giocata il 18 Dicembre mentre in realtà era stata messa in calendario per fine Ottobre, ma si pensò di spostarla per evitare problemi di ordine pubblico. I problemi ci sono stati comunque perché alla fine ci si è trovati di fronte a decine di feriti, 9 arresti, cassonetti incendiati e aria da battaglia metropolitana.
Questa dura battaglia sportiva tra Barcellona e Real Madrid sembra nascondere, in qualche maniera, la lotta politica che si va trascinando tra Catalunya e Stato Spagnolo.
Non sappiamo dire se le due compagini si rendano conto o meno di questo valore aggiunto alla mera lotta sportiva, ma senza dubbio il clima che si respira nei due stadi lascia intendere che il tifoso, organizzato o meno, è piuttosto consapevole del significato nascosto di questa contesa per il primato del campionato.
Tra i due litiganti il terzo gode
Questo grande clima di tensione che si respira nell’asse Real Madrid – Barcellona potrebbe portare anche ad una sorpresa per quanto riguarda la vittoria del campionato.Le due squadre sono dei grandi agglomerati di calciatori provenienti da tutto il mondo ma nel Barcellona giocatori come Piquè, Jordi Alba, e Busquets sono a tutti gli effetti catalani. Per loro la causa catalana è una questione sentita e seria e molti altri giocatori della grande multinazionale blaugrana hanno comunque espresso più volte una certa vicinanza al popolo che ogni giorno contribuisce a pagare i loro stipendi.
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Sergio Ramos, difensore centrale del Real Madrid, non si è mai tirato indietro quando c’è stato da bacchettare proprio Gerard Piquè, il catalano che gioca nel Barcellona e che spesso non ha nascosto i suoi ideali separatisti. A sentire alcune voci di corridoio, Ramos ed altri della nazionale spagnola hanno poco gradito le posizioni di Piquè e per questo si sarebbe creata una grossa spaccatura anche nello spogliatoio delle “furie rosse”.
Questa lotta intestina tra due grandi squadre che rappresentano ormai anche due idee politiche avverse potrebbe generare un vantaggio per le inseguitrici? Indubbiamente sì. Molto cinicamente le inseguitrici delle due grandi squadre spagnole tengono d’occhio i bisticci dei due giganti del calcio sperando in qualche passo falso. Prima tra le inseguitrici a guardare con interesse la tensione che si sta creando tra le due big del calcio spagnolo è senza dubbio il Siviglia che proprio in queste ore ha inserito in organico anche Suso, ex del Milan, con un prestito con obbligo per una cifra vicina ai 22 milioni di Euro.
Suso si aggrega ad una compagine che già è piena di talento: Luuk De Jong, Jesus Navas, Banega, Fernando… L’allenatore Julen Lopetegui ha inoltre il dente avvelenato con il Real Madrid che lo ha cacciato a stagione in corso nel 2018. L’altro contendente che guarda con interesse alla crescente tensione extra calcistica tra Real Madrid e Barcellona è senza dubbio l’Atletico Madrid di Simeone. L’Atletico infatti sta cercando di assicurarsi i servizi anche di Edinson Cavani, ex giocatore del Napoli adesso in forza al PSG. Simeone infatti deve trovare una soluzione in attacco dopo l’infortunio di Joao Felix che si va ad aggiungere all’assenza prolungata di Diego Costa.
Le inseguitrici di Real e Barcellona si stanno dunque rafforzando per farsi trovare pronte in caso di passi falsi delle due protagoniste assolute del calcio europeo degli ultimi anni.
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