Il grande caos nel Barcellona ha portato alle dimissioni di Bartomeu, ormai in rotta con la maggioranza dei giocatori in rosa e soprattutto con i tifosi catalani, infuriati per il caso Messi. Quest’anno nel club blaugrana si andrà alle elezioni, e il grande favorito è Joan Laporta. Il dirigente spagnolo è già stato Presidente del Barcellona, dal 2003 al 2010, portando a casa moltissimi trofei tra cui due Champions League, prima nel 2006 nella finale vinta contro l’Arsenal, poi nel 2009 allo Stadio Olimpico di Roma, dove il primo Barcellona di Pep Guardiola incantò il mondo con il trio Messi-Eto’o, Henry. Ora Laporta vuole tornare al comando del club, lasciando dietro di sè tutti i problemi e riportando la squadra alla vittoria. In una lunga intervista, Laporta ha parlato dei problemi avuti dalla squadra in questi mesi, mettendo senza ombra di dubbio Messi al centro del prossimo progetto catalano. Il candidato presidente si è inoltre detto favorevole ad una Superlega europea, formata unicamente dai top club.
Le parole di Joan Laporta
Perché si vuole ricandidare per la presidenza del Barcellona?
“Perché amo questo club, amo il Barcellona e sento che in questo momento la squadra ne ha bisogno. Ho una vocazione per essere al servizio del Barcellona. Oltre a questo penso di avere l’esperienza, la preparazione e la determinazione per fare i cambi di cui il club ha bisogno in questo momento delicato dal punto di vista economico”
Quale deve essere la priorità del nuovo presidente?
“Riportare felicità a tutti i tifosi del Barcellona e aprire un nuovo ciclo vincente”
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La questione Messi, che ha fatto discutere in questi mesi
“Per me Messi non si discute, non è negoziabile. Messi sarà la nostra priorità e faremo tutto il possibile per provare a convincerlo a continuare a scrivere quell’incredibile storia che ha già fatto qui al Barcellona”
Com’è il rapporto con le squadre di Madrid? Pensa di essere ben visto?
“A me interessa solo del Barcellona e non penso a come potrebbe essere accolta dagli altri club la mia nuova elezione. Mi interessa solo del Barcellona. I miei rapporti con le squadre di Madrid sono sempre stati di massima rivalità sportiva ma anche di rispetto e concordia dal punto di vista istituzionale”
La primavera del Barcellona, la Masia, tornerà ad essere il centro del progetto?
“Assolutamente si, è un pilastro fondamentale ed è il nostro modello di club, qualcosa che ci aiuterà a competere. Inoltre, garantirà la sostenibilità economica e finanziaria del Barcellona”
Ronald Koeman può essere il futuro del Barcellona?
“Koeman è l’attuale tecnico del Barça e merita rispetto. Detto questo ha lo stesso margine di tutti gli allenatori: risponderà ai risultati e al tipo di gioco espresso, ovviamente gli auguro tutto il meglio per il suo futuro e per quello della squadra”
E’ favorevole alla creazione di una Superlega?
“Il club ha approvato, nella riunione di consiglio, i requisiti per far parte di una Superlega europea. La decisione di giocare la competizione deve essere ratificata dalla prossima assemblea. Possiamo dire con orgoglio di essere il miglior club al mondo in termini di valore. Ci siamo riusciti a confronto di proprietà di grandi magnati e stati, mantenendo il club nelle mani dei soci. Siamo aperti alla Superlega e a farcela spiegare nel dettaglio per prendere una decisione. Qualunque cosa generi più profitto è benvenuta, vogliamo conoscere a fondo il progetto prima di decidere. Questa idea è sempre esistita, ma non si è mai concretizzata perché i club non si sono mai trovati d’accordo. Adesso sembra un progetto avanzato, ma vedremo. Anche la Uefa avrà qualcosa da dire. Se vinco, chiamerò i presidenti di Fifa, Uefa ed Eca per dire loro che vogliamo essere presenti nelle commissioni di lavoro”
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