Alla vigilia della sfida contro l’Irlanda del Nord, Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa. Il difensore ha detto la sulla situazione della Nazionale italiana e della crescita dei tanti giovani, ma non ha potuto fare a meno di rivolgere un pensiero alla Juventus e ad Andrea Pirlo, oltre che alla lettera di addio di Cesare Prandelli alla Fiorentina. Oltre a lui non poteva mancare il CT azzurro Roberto Mancini, che ha spiegato la preparazione in vista dei prossimi Europei e dei Mondiali del 2022.
Le parole di Giorgio Chiellini
Cosa ti aspetti dalla sfida contro l’Irlanda del Nord?
“È strana l’evoluzione. Ma non rischiamo di sottovalutare la partita, ci siamo scottati anni fa, sappiamo l’importanza della partita in sé. Non puoi sbagliare, non sono preoccupato dell’approccio dal punto di vista mentale, gigioneggiando troppo. È una partita da vincere e giocare, anche se non sarà semplice per molti motivi. C’è una squadra diametralmente opposta rispetto alle nostre caratteristiche. Se riescono a imbrigliarci un po’ sono pericolosi. Dal punto di vista tecnico non è facile, mentalmente siamo maturi”
Andrea Pirlo è il problema della Juventus?
“La squadra non ha fatto come si sperava quest’anno, ma il problema è della Juventus in generale. Non credo di dover rispondere più che altro perché ci sono domande sulle nazionali. Hanno parlato in maniera esaustiva sia Nedved che Paratici dopo la partita. Credo abbiano chiarito le cose”
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Che momento sta vivendo Giorgio Chiellini?
Come vedi la crescita dei giovani in questa Nazionale?
Quali sono i punti di forza di questa Nazionale?
“L’aiuto reciproco, il fatto che giocasse uno o l’altro, c’era carica anche da chi non giocava. In Nazionale è più semplice che con i club, ma sono state sensazioni che negli ultimi anni abbiamo avuto. Ora sono arrivate persone come Locatelli, Pessina, Bastoni… Sono entrati nuovi che non avevano mai assaggiato i colori azzurri. Questa Nazionale mi farà impazzire al quadriennio 22-26 con i ragazzi che diventeranno uomini. C’è grande potenzialità e voglia di confrontarsi: abbiamo assaggiato l’Olanda nella Nations League, con due ottime partite, ad Amsterdam soprattutto. A Bergamo abbiamo fatto cambiare modo di giocare all’Olanda e non è scontato, fa capire il rispetto che c’è. Poi vedremo a giugno, perché in questo incastro non ci sono stati test match come negli altri anni”
Un commento sulla lettera d’addio alla Fiorentina di Cesare Prandelli

Le parole di Roberto Mancini
La lettera di Cesare Prandelli
Sulle qualificazioni al Mondiale
Con quale formazione scenderà in campo l’Italia?
Sull’Irlanda del Nord
Come sta Barella?
Cosa pensa del calendario così fitto?
Qual è l’obiettivo per il Mondiale?
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