Ora è ufficiale, Alessandro Florenzi lascia la sua, amata, Roma. Il classe 1991 sarà un giocatore del Valencia, con il quale potrà lottare per il quarto posto nella Liga e al passaggio del turno di Champions League, contro l’Atalanta di Gasperini. L’addio alla Roma ha però lasciato degli strascichi, con Florenzi che è apparso molto nervoso e dispiaciuto.
L’addio di Florenzi alla Roma
Quando un capitano deve salutare la sua squadra c’è sempre qualcosa che non va, e il caso di Alessandro Florenzi non fa eccezione. Il numero 24 è passato da essere il capitano della squadra a giocatore di troppo in pochi mesi, portando, per la prima volta, Florenzi a pensare all’addio ai giallorossi.
L’intesa con Paulo Fonseca, arrivato in estate nella Capitale, non c’è davvero mai stata. L’allenatore portoghese non lo ha mai considerato un buon terzino, preferendogli Spinazzola e Santon, salvo poi doverlo rimettere in campo a causa degli infortuni che hanno martoriato i giallorossi per tutta la stagione. Anche tra i tre d’attacco Florenzi non ha mai trovato posto, chiuso dal talento di Niccolò Zaniolo e dai giovani Under e Kluivert. L’arrivo di Carles Perez rende ancora più complicato il suo inserimento tra i tre dietro la punta, Edin Dzeko.
L’accordo con gli spagnoli per il prestito secco fino a giugno ha accontentato entrambe le parti, nonostante Florenzi sia apparso molto nervoso, chiedendo ai giornalisti di rispettare il suo momento di difficoltà, non essendo pronto a lasciare la squadra che lo ha cresciuto e per la quale ha sempre tifato.
La trattativa tra Roma e Valencia per Florenzi

Alessandro Florenzi saluta la Roma e vola a Valencia
Il regista dell’operazione è stato l’agente di Florenzi: Alessandro Lucci. Il procuratore lo ha convinto a lasciare la Roma, nonostante le riserve del giocatore, per ritrovare un ruolo da titolare e puntare alla conferma del suo ruolo nella Nazionale italiana. Lucci in questi giorni ha fatto la spola tra Trigoria e Valencia, cercando l’accordo tra i due club, cercando un punto d’incontro che potesse soddisfare entrambe le parti. Il prestito secco non convinceva la Roma, che avrebbe preferito monetizzare la cessione di Florenzi per investire sul mercato in entrata. Ma il Valencia, nonostante le pressioni dell’allenatore Celades, che per Florenzi stravede, non aveva intenzione di impegnarsi con l’obbligo di riscatto, tanto più ai 15 milioni richiesti dai giallorossi.
Per risolvere la situazione, e accontentare Florenzi che vorrebbe giocare da titolare per non perdere l’occasione di partecipare ad Euro2020 con la squadra di Roberto Mancini, si è trovato l’accordo per un prestito secco fino a giugno. Se il numero 24 dovesse giocare al meglio al Valencia, imponendosi sia nella Liga che in Champions League, non solo non avrebbe problemi ad essere convocato dalla Nazionale italiana, ma acquisirebbe appeal sul mercato, potendo contare sull’interesse di altri club.
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La giornata di Alessandro Florenzi
Alessandro Florenzi ha intanto sbrigato le ultime formalità a Trigoria. Ha salutato Paulo Fonseca, con il quale nonostante tutto ha un ottimo rapporto a livello umano, pronunciando un breve discorso di ringraziamento a tutti i compagni, che lo hanno applaudito prima di iniziare il loro allenamento quotidiano, in vista della partita contro il Sassuolo. Nonostante i sorrisi di Florenzi al momento dell’addio alla Roma, il giocatore non ha nascosto tutto il suo dispiacere per l’evoluzione del suo rapporto con la società, nel quale sarebbe rimasto a vita. Il nuovo capitano scelto da Fonseca sarà Edin Dzeko, leader indiscutibile dei giallorossi.
Da domani Florenzi sarà a disposizione del Valencia, che ieri ha conquistato i quarti di finale di Coppa del Re ai calci di rigore, sul campo del Leonesa. Il suo debutto è atteso sabato sera, al Mestalla, contro il Celta Vigo. In Champions League invece, incontrerà l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che lotta proprio con la Roma per il quarto posto nel campionato italiano. Florenzi sostituirà un altro terzino azzurro, Cristiano Piccini, che si è rotto la rotula a fine estate e non è ancora tornato in campo.
Le contromosse della Roma
Come detto in precedenza, Edin Dzeko sarà il nuovo capitano della Roma. La società ha affidato a lui la fascia, sperando che un giorno possa lasciarla a Lorenzo Pellegrini, ultimo simbolo della romanità rimasto in casa giallorossa. Petrachi studia un rinforzo last minute per il ruolo di terzino. I nomi che girano sono tanti: il terzino irlandese Christie, Faraoni del Verona, Wendell del Bayer Leverkusen. La Roma potrebbe però anche non intervenire, puntando su Zappacosta, arrivato in estate dal Chelsea ma frenato dai numerosi infortuni.
L’addio di Florenzi ha scatenato reazioni contrastanti nella tifoseria giallorossa. Una parte è scontenta di questo addio, vedendo Florenzi come ultimo baluardo della romanità all’interno della discussa dirigenza statunitense. Dopo l’addio di Francesco Totti e Daniele De Rossi, che per oltre 20 anni hanno portato in alto i colori della Roma in Italia e in Europa. Altri invece non si preoccupano dell’addio, considerato le difficoltà di Florenzi di adeguarsi ad un ruolo non suo, quello del terzino, che lo ha visto anche commettere errori decisivi, non ultimo quello nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus.
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