Novak Djokovic è il re degli Australian Open, avendo vinto questo torneo per ben otto volte, stabilendo il record nel circuito maschile. All’inizio di ogni torneo giocato sui campi di Melbourne, è il serbo a partire favorito per la vittoria finale, ma quest’anno la competizione sarà più alta che mai. Oltre a Rafael Nadal e Dominic Thiem, a dar filo da torcere al numero 1 al mondo potrebbe essere il suo fisico, non al meglio. Preso in contropiede da una palla di Taylor Fritz, Djokovic è scivolato facendosi male alla gamba, un classico per i tennisti. Nonostante sia riuscito a terminare il match, concluso al quinto set, Nole si è detto preoccupato per le sue condizioni, sperando di non dover lasciare anzitempo il torneo.
Le parole di Novak Djokovic
“Sicuramente è stato uno dei match più strani a cui abbia mai preso parte. Sono successe tante cose diverse. Ovviamente, la folla che ha lasciato lo stadio durante l’incontro è una cosa che non mi era mai capitata prima. Stava funzionando tutto bene per me, poi all’inizio del terzo set ho fatto questo movimento rapido spostandomi verso il dritto, andando in rotazione e ho sentito uno strappo, ho sentito che era successo qualcosa. Sono uscito dal campo per il medical time out e mi è stata fatta la diagnosi. Avevo un dolore fortissimo, ho preso la più alta dose di antinfiammatori possibile”

“Hanno iniziato a fare effetto tra la fine del quarto set e l’inizio del quinto quando ho davvero iniziato a muovermi riuscendo a entrare nello scambio. Fino a quel momento, ero solo riuscito a servire sperando e pregando di avere una palla facile dopo la battuta in modo da tentare di chiudere il punto. Questo è quello che ho fatto. Onestamente non so come abbia vinto questo incontro. Sono molto orgoglioso, allo stesso tempo triste e preoccupato perché l’infortunio è assolutamente qualcosa di serio. Di sicuro, non ho molto tempo per recuperare in vista del prossimo match e non mi allenerò domani. Verrò qui per un’ulteriore valutazione con il dottore e lo staff medico e farò degli ultrasuoni per capire di cosa si tratta davvero in modo che il personale medico mi possa prescrivere il miglior trattamento e io abbia la seppur minima possibilità di competere tra meno di 48 ore”
Scarica l'app di Invictus per restare sempre aggiornato su tutti i pronostici, i risultati e le trattative di migliaia di squadre, campionati e sport. Clicca su Apple Store se hai un iPad o un iPhone, oppure clicca su Google Play se hai un tablet o uno smartphone Android.
“All’inizio del terzo, dopo il medical time out, pensavo seriamente di ritirarmi, perché non riuscivo a muovermi. Potevo solo a servire, e al servire bene era legata l’unica possibilità che avevo di farcela. Nel quinto le cose sono migliorate e mi sono ripreso, ma sono preoccupato per il prosieguo del torneo, penso sia uno strappo, anche il fisioterapista ha avuto questo sospetto. Devo comunque fare i complimenti a Taylor Fritz, ha giocato un’ottima partita. Non mi regalava una palla, era davvero concentrato. Superarlo non è stato facile, ma negli Slam è così, devi sempre confrontarti con i migliori”
Le parole di Taylor Fritz
È stato un incontro equilibrato. Ma poi lui è stato bravissimo nel tie-break. C’è stato quel contropiede, è scivolato e io ho ovviamente vinto il terzo e il quarto. Poi, lui mi è sembrato decisamente a posto. Ho lottato davvero duro e lo volevo davvero tanto, ma devo dare il giusto merito: lui è stato davvero bravissimo nel quinto, nulla di simile al terzo o al quarto. Fa schifo arrivarci così vicino. Di nuovo. Ha servito in modo incredibile. Tirava due prime e a malapena ne sbagliava una, centrando gli angoli, colpendo più forte e veloce rispetto agli altri set. E avevo anche più pressione nei suoi game di servizio perché nei miei mi entrava sulla risposta, sceglieva una direzione e, se la indovinava, polverizzava la pallina. Nel terzo e nel quarto faceva degli errori, ma nel quinto spaccava la palla senza sbagliare. Ho sentito di non avere alcuna possibilità. È stato davvero difficile reagire quando all’improvviso ha iniziato a muoversi velocissimo e a giocare molto meglio, avrei dovuto prevederlo. Ma immaginavo che, se fosse stato davvero tanto infortunato, non avrebbe continuato a giocare. Sapevo che sarebbe tornato forte nel quinto. Penso che abbiate tutti visto l’incontro, sembrava che fosse in grande difficoltà nel terzo e nel quarto, ma nessun problema nel quinto. Sembrava a posto. Siamo onesti. Forse ha tenuto duro, ma sono felice per lui per essersi ripreso così bene e che si senta molto meglio”
Segui la nostra Guida Scommesse per migliorare le tue capacità e scopri i nostri sistemi vincenti.