Christian Horner è ormai da 15 anni il team principal della Red Bull. L’ex pilota inglese ha portato al successo la scuderia austriaca vincendo quattro titoli mondiali con Sebastian Vettel, e ora sta lavorando per riportare la squadra sul tetto del mondo, puntando sul talento di Max Verstappen. Nel corso di un’intervista, Christian Horner ha parlato del prossimo Gran Premio a Sochi, dei miglioramenti di Alexander Albon e Pierre Gasly, senza farsi sfuggire alcune parole sulla rabbia di Verstappen dopo i due ritiri consecutivi.
Le aspettative sul Gran Premio di Russia, a Sochi
“In Russia mi aspetto una Mercedes molto forte, il layout della pista li favorisce, ma come abbiamo già visto diverse volte nella prima metà di stagione, il degrado delle gomme è un fattore interessante. Non sono stati insidiati lo scorso fine settimana, ma abbiamo visto quanto fossero nervosi dalle indicazioni date ai loro piloti di non salire sui cordoli. Se a Sochi saremo competitivi potremo metterli sotto pressione, ed è quella la condizione in cui tutto può accadere. Per quanto riguarda il campionato siamo decisamente degli outsider, ma viviamo ogni gara come se fosse una finale di coppa, non abbiamo nulla da perdere e siamo determinati a rimetterci in condizione di poter lottare per il campionato. Ci arriveremo. La Mercedes ha alzato ulteriormente il livello e sta facendo un ottimo lavoro, ma tutti sono battibili, dobbiamo lavorare in modo intelligente ed avere le persone giuste, e credo davvero che sia così in questo team”
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Le parole di Christian Horner su Alexander Albon
“Sono stato felicissimo di vedere Alex raggiungere il suo primo podio in Formula 1. Quest’anno ha subito una grande pressione esterna, soprattutto da parte dei media. Fuori dalla monoposto è un bravo ragazzo, ma mentalmente è molto forte ed è ciò che mi ha colpito di più di Alex, è sempre in grado di fare un passo indietro e mettere sul piatto una bella prestazione, soprattutto il giorno della gara. A volte ha vissuto dei sabati difficili, ma poi il giorno dopo ha saputo riscattarsi, e nelle ultime tre gare ha confermato dei grandi progressi. E’ un ragazzo che analizza tutto in profondità, lavorando molto duramente ed è molto onesto con il suo feedback. E’ un pilota grintoso che sa come tirare fuori i gomiti, e questo è uno dei motivi per cui si trova in Red Bull. Ha la mentalità di non mollare mai e sono certo che il podio conquistato al Mugello sarà per lui un buon passo avanti. Credo che per tutti i piloti il primo podio in Formula 1 sia un passaggio importante, perché anche se si è coscienti di poter ottenere un certo risultato, solo quando lo si ottiene davvero arriva la convinzione di poterlo fare. Spero davvero che questo gli possa consentire di aumentare la fiducia in sé stesso e che possa proseguire il percorso confermando di meritare il sedile in Formula 1”
La stagione di Pierre Gasly con l’Alpha Tauri
“Pierre Gasly ha fatto un ottimo lavoro, trasformando l’opportunità che gli si è presentata a Monza in una vittoria. In quella gara non eravamo in grado di essere lì a giocarci il primo posto, allora se non possiamo riuscirsi noi, non c’è squadra migliore da vedere vincere della Alpha Tauri. E’ stato fantastico per Pierre, ma per la nostra prospettiva non cambia davvero nulla. L’Alpha Tauri oggi è più una squadra sorella piuttosto che un junior team. Le loro aspirazioni sono leggermente diverse ma poter contare su un pilota con esperienza e talento come Gasly li aiuta. Pierre sta lavorando molto bene in quel contesto. Per quanto riguarda Honda, ora sono l’unico produttore di motori ad aver vinto gare con due team diversi nell’era ibrida, il che è un risultato fenomenale. Condividono con noi i momenti difficili e le vittorie, abbiamo una vera partnership. Ci piace molto lavorare insieme a loro e al momento siamo concentrati sulla risoluzione dei problemi che abbiamo avuto di recente. Abbiamo tutti un obiettivo: vincere insieme un campionato mondiale di Formula 1.
La rabbia di Max Verstappen
“La delusione di Max dopo un altro ritiro è del tutto comprensibile. Al Mugello avevamo una monoposto molto veloce grazie ad un ottimo lavoro svolto sul bilanciamento, e dopo un epilogo del genere, capisco che Max fosse molto irritato. Nel giro di pochi secondi è passato dall’adrenalina della partenza alla delusione di chi si ritrova nella ghiaia della via di fuga, e credo sia naturale sfogarsi via radio. Sentiva di potersela giocare con la Mercedes in gara, aveva fatto un duro lavoro per provare a battere Lewis e poi tutto è sfumato. E’ stata una grande frustrazione per lui, perché Max ha fame e se non l’avesse non sarebbe il pilota che è. Prima di Sochi discuteremo di ciò che è stato fatto dietro le quinte tra Honda e il Team per fare in modo che tutto sia a posto in vista della prossima gara”
I giri in pista a Silvertone a bordo dell’Aston Martin Valkyrie
“Dopo essere tornato nel Regno Unito, ero entusiasta di poter scendere in pista a Silverstone al volante della nuova Aston Martin Valkyrie. Avevo visto Max ed Alex guidarla all’inizio di quest’anno, e mi ero fatto l’idea che sarebbe stata un’esperienza fantastica: beh, è stato esattamente così. E’ un’auto davvero vicina ad una vettura da corsa, mi ha fatto rivivere le sensazioni di quando correvo. E’ stata una giornata fantastica anche per Adrian Newey. Penso che guidare un’auto che hai ideato e progettato debba essere una sensazione molto speciale, ma… non abbiamo preso tempi sul giro. Ci siamo imposti di non portare con noi dei cronometri, proprio per evitare che iniziasse una competizione tra me e Adrian! E da parte mia posso dire che sono stato sollevato dall’aver riportato ai box una vettura integra”
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