Matteo Berrettini è reduce dalla sconfitta nella finale dell’Atp di Madrid, uno dei tornei più importanti giocati sulla terra rossa. Per la prima volta il tennista azzurro ha avuto la possibilità di giocare un match così prestigioso, ma si è dovuto arrendere alla forza di Alexander Zverev. Dopo aver vinto il primo set al tie break, Berrettini non si è saputo ripetere perdendo i successivi due set , con il tedesco che ha avuto la meglio e ha portato a casa il trofeo. Dopo la partita Berrettini ha parlato in conferenza stampa, dicendosi amareggiato ma felice della sua prestazione, che gli ha confermato comunque la possibilità di giocarsela con i più forti del circuito Atp.
Le parole di Matteo Berrettini dopo la sconfitta contro Zverev
C’è rimpianto per aver perso dopo essere stato in vantaggio di un set?
“Non ho rimpianti, ho dato tutto. Ho parlato con il mio team dopo la finale e ovviamente siamo tristi, e io più di loro, però nel terzo ho avuto solo una palla break su cui lui ha giocato molto bene. Sono anche riuscito a rispondere ad un servizio che andava sopra i 220 all’ora, ma questo è il tennis. Nel primo set sentivo di non stare giocando il mio miglior tennis, anche se ero sopra di un break, poi ho giocato bene all’inizio del secondo ma non sono riuscito a strappargli di nuovo la battuta; nel terzo invece è stata una lotta”
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Quanto orgoglio c’è per aver raggiunto la finale di un Master 1000?
“Questa era la mia prima finale 1000, spero che non sarà anche l’ultima. Giocarla è stata una sensazione incredibile, sono orgoglioso di me stesso e del lavoro che ho fatto, non solo nell’ultimo mese ma lungo tutto l’arco della mia carriera. A 18, 19, o 20 anni non ero nella lista di quelli che avrebbero potuto raggiungere simili traguardi, ho dovuto lavorare davvero duramente per farcela”
Ti aspettavi di raggiungere questi traguardi?
“Non stavo aspettando un risultato di questo tipo, stavo provando a raggiungerlo. Il mio obiettivo è di giocare bene i grandi tornei, gli Slam e i 1000. Ovviamente anche la vittoria di Belgrado è stata bella, ma tutti sanno che i Top 10 vogliono vincere i grandi tornei”
Come giudichi la prestazione di oggi?
“Oggi non ho giocato in maniera straordinaria, anche perché lui non mi ha consentito di farlo, ma ho comunque giocato bene. Come dicevo nei giorni scorsi, so di poter giocare a questo livello e di meritare di essere qui. Quando uso le mie armi nel modo giusto, tutti fanno fatica contro di me, e questo mi fa sentire ottimista per il futuro. Si tratta di un risultato importante per il mio livello: Sascha ha vinto in due set contro Rafa e Thiem, ma contro di me ha fatto fatica, e questa cosa mi dà sensazioni positive che dovrò utilizzare per costruire buoni risultati anche nei tornei futuri. In questo momento la sconfitta brucia, ma alla lunga sarà utile”
Quali sono gli obiettivi di questa stagione? Si può puntare alle Atp Finals?
“Essere fra i primi otto della Race mi dà molta fiducia, la stessa fiducia che sentivo in Australia, forse di più. Comunque è ancora troppo presto per pensare a Torino, la cosa più importante per me in questo torneo era la salute: una volta che sono in salute posso raggiungere il mio miglior livello, come credo di aver dimostrato questa settimana. Fra due giorni gioco a Roma, dove avrò nuovi obiettivi”
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