L’Inter ha portato ufficialmente a casa il 19° scudetto della sua storia, mettendo fine a nove anni di dominio della Juventus. Antonio Conte si è così preso la sua rivincita dopo le tante critiche ricevute nel corso di questi due anni, riportando lo scudetto a Milano, sponda nerazzurra, dopo undici anni e portando a casa la Serie A per la quarta volta nella sua carriera. Oltre al mister nerazzurro, anche Beppe Marotta ha detto la sua, spiegando come il suo sogno sia quello di portare la seconda stella (e quindi il 20° scudetto) all’Inter.

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Le parole di Antonio Conte dopo la vittoria dello scudetto

Cosa prova ad aver vinto lo scudetto con l’Inter? 

“Il fatto di aver vinto con l’Inter non è facile, non è semplice. Chi ha giocato nell’Inter e chi è stato allenatore capisce che è una situazione complicata, devi entrarci dentro e capire la dinamica. Io non mi sono mai snaturato e questo è stato apprezzato anche da chi storceva un po’ la bocca per il mio passato. Ho spostato questa causa come l’avrei fatta in qualsiasi altro posto. Sono stato chiamato all’Inter per riportarla alla vittoria, ci sono riuscito in due anni e questo mi riempie di soddisfazione. È stata una cosa non semplice”

Per mesi abbiamo visto hashtag come “Conteout”. Cosa ne pensa? 

“Io penso che quei tweet fossero di tifosi avversari che speravano che andassi via…”


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Spesso viene criticato e le viene detto che la sua Inter giochi male. Come vuole rispondere? 

“L’Inter gioca un calcio moderno, sa fare tutto, dalla costruzione dal basso al contropiede. I giocatori hanno imparato a fare tutto, a leggere la partita e i movimenti. Una squadra deve saper leggere i momenti e interpretarli. Le nostre virtù erano tante e le abbiamo aumentate col lavoro. A me piace vedere questa squadra che gioca, solo un cieco non vede la bellezza del gol segnato al Crotone ad esempio. Sono tutte situazioni provate e riprovate in allenamento. Tanti gol che noi facciamo non dico che sono fotocopia, ma sono azioni provate in allenamento”

Quale sarà il futuro di Antonio Conte? 

“Abbiamo pensato tantissimo al presente perché non potevamo fare diversamente, era troppo più importante portare l’Inter a vincere lo Scudetto. Ora è arrivato il presidente, mancano quattro partite. Ho maggiore esperienza e voglio godermi questo momento: altre volte, anche dopo vittorie importanti, l’ho fatto poco facendomi prendere da altri problemi. Quest’anno è giusto che ci godiamo il momento, poi ci sarà il tempo per parlare. Ora voglio che nessuno possa disturbare quanto abbiamo raggiunto con grandi sacrifici”

SUL METODO CONTE

“Quando facevo il calciatore la cosa che odiavo e che mi dava veramente fastidio era quando un allenatore mi raccontava una bella bugia per tenermi buono, io non l’ho mai fatto. Ho sempre raccontato la verità anche brutta, magari all’inizio uno può rimanerci male, ma il calciatore alla fine capisce e apprezza chi dice le cose in faccia. I giocatori sanno che io prendo sempre le decisioni per il bene della squadra”
Conte

 

Una considerazione su Ivan Perisic 

“La mia idea iniziale era quella di utilizzarlo da quinto e lui aveva le caratteristiche. Poi ci deve essere la disponibilità del calciatore. Quest’anno è tornato con un’altra testa. Lui è un calciatore con qualità incredibili, da lui mi aspetto sempre dei colpi importanti perché ha grande personalità. Nel momento in cui lui l’ha capito l’ho fatto giocare, non l’avevo bocciato. Lui ha le qualità per essere ancora più determinante”

Le parole di Beppe Marotta

Il futuro dell’Inter

“C’è un sogno per l’anno prossimo. Sarebbe veramente straordinario vincere lo scudetto l’anno prossimo perché vorrebbe dire portare all’Inter la seconda stella”

Lo sfogo di Conte lo scorso anno 

“Le frasi di Conte dell’anno scorso? Io conosco benissimo Antonio Conte, voleva stimolare ulteriormente la società. Ha una velocità forte nel fare le cose e noi andavamo un po’ a rilento. Questo conflitto era solo di stimolo. Avevamo tutti lo stesso obiettivo”

Marotta

La scelta di Antonio Conte

“Io ho una mia teoria. Meglio un allenatore bravo, che costa tanto, che prendere un giocatore in più. La retribuzione di Conte è in sintonia con il suo palmares. Con la sua leadership, era il tecnico giusto al momento giusto e l’ha dimostrato”

La decisione di passare dalla Juventus all’Inter

“Io sono una persona che accetta le sfide. Quando ho lasciato la Juventus era sabato, domenica mattina ho ricevuto un sms da Steven Zhang”

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